domenica 19 settembre 2010

.:: Fuori dal proprio posto ::.



I passi, il vento, i suoni, gli odori, accompagnano l'inpercettibile linea sottile che traccia il nostro viaggio, c'è chi pensa che sia già segnata e chi invece è egli stesso il disegnatore.
Penso che i due pensieri siano identici...a voi la scelta.
Perdersi nele distese deserte delle montagne dove la terra rossa ne colora il panorama accompagnato da un cielo limpido e calmo, qualche casale in pietra qua e la, orticelli con irrigazioni fai da te, la calma...per poi finire in una delle città (se così si può chiamare) più caotica della costa blanca spagnola.
Sabbia cemento e mare riempiono il panorama, ed il parlare delle varie etnie di persone riempie lo spazio auditivo, se chiudo gli occhi e ascolto soltando sembrano tutte la stessa lingua...
La sensazione però è forte, non sono in un posto conosciuto dal mio essere ma tutt'altro..sto per perdermi in una cultura nuova.
Ognivolta è sempre uguale, se non ci fosse questo spirito guida (come lo chiamo io) non ci sarebbe interesse nelle effettuare il viaggio.
Eppure sai di non essere al tuo posto.
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(capendo di esserne uscito molto più ricco)

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